CHI SIAMO
La nostra storia
L’Istituto Maria Ausiliatrice di Giaveno è una Scuola Cattolica diretta dalle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, una famiglia religiosa nata dal cuore di San Giovanni Bosco e dalla fedeltà creativa di Santa Maria Domenica Mazzarello.
A determinare la presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice (F.M.A.) a Giaveno fu notevole l’intervento della giavenese Francesca Giuseppina Giacone Riva che, seguendo prontamente Don Bosco, si diede un gran da fare per riuscire ad ottenere la sede di quella che sarebbe stata la futura scuola.
La storia della fondazione del Maria Ausiliatrice di Giaveno si può quindi fare risalire al 1889 quando Francesca Giuseppina iniziò a prendere accordi con il successore di Don Bosco, Don Michele Rua, per fare accomodare le suore presso un edificio situato nella frazione Buffa a Giaveno. Si aprì subito l’oratorio per tutte le giovani del territorio.
Seguendo le orme di Don Bosco, la cronistoria del primo periodo così si esprime: “Si dia loro un po’ di istruzione, un poco di divertimento. È pure desiderio nostro che le suore aprano una scuola privata e un laboratorio con modica retta, ed accettino con gioia e vi ammettano gratuitamente parecchie ragazze povere”.
Visto il successo immediato della casa, l’8 ottobre 1893 si decise di costruire una scuola elementare privata. Il 16 ottobre 1895 anche l’educandato iniziava ad essere avviato. Visto il crescente numero delle classi e delle giovani iscritte si pensò di aggiungere alla prima casa della Buffa un secondo edificio non lontano dalla struttura principale.
Successivamente, nel 1896 nacque il Pensionato per Signore e Signorine, ubicato nella parte dell’oratorio.
In seguito ad un’ispezione del 1897 alla scuola elementare e viste la grande passione e preparazione delle suore e delle allieve, la direttrice fu caldamente consigliata e invitata a far partire anche i corsi complementari.
Nel 1906 la scuola complementare venne ad affiancarsi alla scuola elementare. Dato il consistente numero della classe operaia presente sul territorio di Giaveno, le suore nel 1908 decisero di avviare una scuola festiva che facesse fronte alle loro esigenze.
La casa dell’Educandato cominciò a denominarsi Istituto e nel 1921 diventò Casa di formazione per poi arrivare nel 1928 alla nascita dell’Istituto Magistrale inferiore, che prevedeva un corso della durata di quattro anni, caratterizzato da un esame finale di Stato, prerequisito necessario per poter poi accedere ad un eventuale istituto magistrale superiore.
In seguito, a partire dal 1937 e prestando ascolto alle necessità della popolazione rurale giavenese, nacquero progressivamente la scuola di avviamento professionale femminile, la scuola media e una scuola festiva per l’istruzione tecnica.
Negli anni Quaranta al pensionato venne affiancata la scuola materna.
Dal 1941-1942 iniziarono a funzionare corsi diurni di perfezionamento industriale e commerciale, un corso per segretarie d’azienda, un centro di addestramento professionale che si trasformò nel 1967 in centro di formazione professionale.
Oltre alle funzioni prettamente didattiche, la casa si dedicò anche alla formazione delle giovani aspiranti alla vita religiosa. La cappella dell’istituto venne realizzata nel 1958, in coincidenza con la costruzione di una nuova parte dell’edificio principale.
Nel 1974 la scuola elementare passò all’istituto insieme all’oratorio, e a partire dal 1988 la scuola dell’infanzia Beata Vergine Consolata entrò a far parte del progetto delle FMA.
Visto il crescente numero di iscritti, negli anni Novanta si decise di ampliare e riordinare ulteriormente la sezione dedicata alla scuola media. Erano infatti molto numerose le richieste di frequenza presso la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
Dopo tre anni di lavori, nel gennaio del 1993 – proprio in occasione della celebrazione del centenario di fondazione – i ragazzi poterono entrare nell’ala che oggi ospita la scuola secondaria di primo grado, concedendo così più ampio spazio, compresi i campi da gioco.
Nel 1999 la scuola media ed elementare hanno conseguito parifica e parità.
IL MAG OGGI
ISTITUTO SCOLASTICO INTERNAZIONALE
Il Mag oggi è una scuola che continua la tradizione dell’accoglienza e dell’attenzione ai giovani, attualizzando il suo insegnamento alla luce delle richieste della società, puntando quindi sulla formazione di cittadini globali.
Il Mag oggi è un Istituto internazionale che adotta una sperimentazione didattica collegata all’Embodied Cognitive Science.
Una scuola fondata sui principi del modello ECS favorisce sviluppo e apprendimento in tutti i soggetti, con particolare vantaggio agli allievi più fragili o con difficoltà specifiche, operando un cambiamento per il miglioramento dell’ambiente e delle persone (alunni-studenti e docenti in primis).
DAL 2005
A seguito della rivitalizzazione delle opere e in vista di un maggior affidamento della gestione a personale laico – è una dirigente laica – la dottoressa Daniela Mesiti – ad essere responsabile del coordinamento delle attività educative e didattiche della scuola.
Le collaboratrici laiche sono quindi sempre più coinvolte – anche in compiti di responsabilità gestionale – pur continuando a rimanere le FMA depositarie del carisma e della gestione dell’ente.
DALL' A.S. 2016-2017
L’Istituto Maria Ausiliatrice di Giaveno ha deciso di intraprendere un nuovo progetto di scuola: insegnare “l’attitudine internazionale” a partire dai sei anni, dalla scuola primaria, per fornire ai suoi studenti una visione aperta, curiosa, critica e per metterli in grado di compiere le proprie scelte di vita con un’ottica nuova, multiculturale.
L’obiettivo dell’Istituto non è soltanto quello di far apprendere una seconda lingua, quanto quello di formare un “cittadino del mondo”, una persona completa, che maturi un atteggiamento di rispetto e accoglienza secondo gli insegnamenti di don Bosco.
Certificazione di Qualità
L’Istituto Maria Ausiliatrice fin dal 2005 sceglie inoltre di seguire la strada della Certificazione di Qualità (RAV) e pertanto già da tempo affronta il discorso su valutazione, autovalutazione e processi di miglioramento nell’ottica di far sì che al termine di un ciclo di valutazione il sistema si conosca, decida, si valuti nuovamente e quindi cresca; di rendere pubblica in modo chiaro e corretto l’informazione sul sistema; di confrontare obiettivi e risultati e mostrare di essere adatto agli scopi che si è prefissato.
L’attuazione di meccanismi di autovalutazione (questionari di valutazione sottoposti a docenti, allievi, famiglie; monitoraggi; feedback) spinge il sistema verso ulteriori livelli di qualità. Poiché la qualità non è un processo statico, bensì dinamico e continuo, essa presuppone inoltre una disposizione all’apertura, all’autocritica, una coscienza di sé e delle proprie responsabilità, una volontà costruttiva al miglioramento.
Il Rav, in tale prospettiva, è diventato uno strumento progettuale, che spinge a giustificare in modo più analitico obiettivi e strumenti del processo formativo.